Plantari: A Cosa Servono

I plantari ortopedici su misura hanno grandissima valenza per il benessere fisico delle persone.
Fondamentalmente, il compito del plantare su misura è quello di far assumere al piede una posizione corretta in appoggio sul terreno in modo tale da avere una distribuzione del carico uniforme su tutta la pianta eliminando i sovraccarichi, fonti di metatarsalgia e talalgie, e le ripercussioni negative su tutto il sistema muscolo scheletrico.
Per ottenere una condizione di benessere per tutto il sistema muscolo-tendineo-scheletrico, infatti, è necessario che il piede appoggi sul terreno in modo ideale per distribuire i carichi e assorbire i colpi nel modo più favorevole.

In altre parole, il plantare ortopedico su misura mantiene il piede sano e la postura corretta prevenendo potenziali problemi, mentre in presenza di una postura scorretta o di patologie del piede ha una funzione compensativa finalizzata a limitare o eliminare i dolori e, soprattutto, rallentare o fermare il peggioramento delle condizioni negative per il corpo intero. Il plantare su misura può avere funzione correttiva di difetti posturali nei bambini, compensativo per porre rimedio a difetti posturali negli adulti, antalgico per togliere dolore a chi soffre di patologie del piede quali piede diabetico, cedimento metatarsale, alluce valgo, ecc.

Grazie a una vastissima scelta di prodotti e tecniche costruttive il plantare su misura, oggi, può essere un validissimo supporto per ridurre l’affaticamento delle gambe e delle articolazioni, sia nella vita lavorativa e nel tempo libero, così come il modo per eliminare dolori muscolari, articolari e infiammazioni come mal di schiena, sciatalgie, dolori alle ginocchia ecc.
Oltretutto, i moderni materiali utilizzati, infatti, rendono confortevole l’utilizzo del plantare in qualsiasi situazione e condizione d’uso e garantiscono un’ottima tollerabilità anche nelle situazioni più gravose.

Benefici del plantare ortopedico su misura
Aiuta il piede sano a rimanere sano
Corregge i difetti posturali della crescita
Aiuta il piede patologico, perché riduce il dolore e migliora la tollerabilità delle calzature
Aiuta in caso di patologie non inerenti il piede (come nel caso di asimmetria di bacino, di ginocchio varo-valgo, iperlordosi lombare ecc.)
Stimola la circolazione venosa, il tono e la sinergia muscolare
Migliora la deambulazione e l’equilibrio, riduce la fatica nello sport e nel lavoro
Previene i traumi tipici di alcune discipline sportive

Ogni problema può avere la soluzione giusta, con un plantare fatto su misura da tecnici esperti e competenti.
Il plantare personalizzato è tanto più efficace, nel risolvere o attenuare problemi, quanto più la prevenzione e la diagnosi sono precoci.

Il nostro studio opera soprattutto in Lombardia, principalmente nelle province di Bergamo, Milano est, Brianza, Lecco e Cremona, poiché facilmente raggiungibile in circa mezz’ora da tutte queste località.
Oltre alla valutazione visiva, utilizziamo sofisticate attrezzature elettroniche di ultima generazione ci consentono di effettuare analisi posturali computerizzate mediante le quali ricaviamo i dati per la realizzazione di plantari perfettamente personalizzati per combattere patologie o problemi posturali, ma anche plantari sportivi per praticanti di qualsiasi disciplina sportiva.

Per informazioni e per fissare un appuntamento:
Dott. Pierpaolo Gasparini 349 15.30.887

Problematiche Del Piede – Cause

Il piede è oggetto di numerosi problemi che si manifestano anche a causa di iniziali alterazioni anatomiche e funzionali, che possono provocare condizioni di disagio e di malessere notevolmente invalidanti. Ci sono almeno quattro fattori scatenanti delle molteplici problematiche localizzate al piede: 

LE SUPERFICI DURE 
L’ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIA 
LE CALZATURE 
IL PIEDE PATOLOGICO 

Negli ultimi secoli il piede si è trovato ad agire su superfici sempre meno elastiche e più dure che creano problemi di cedimento delle strutture che sono preposte ad ammortizzare, per quanto e fino a quando possibile, i carichi e le sollecitazioni impressi dalla gravità.
L’allungamento della vita media vanifica nel tempo le capacità dell’organismo (e del piede) di auto-mantenere la condizione fisiologica ideale.

Le calzature, indispensabili per proteggere e vestire il piede, ne alterano tuttavia le capacità neurosensoriali in quanto costituiscono una interfaccia artificiale tra esso e il suolo.
Esse sono tuttora costruite su modelli standard, spesso legati al gusto e alle tendenze e mai in relazione ad un tipo di piede piuttosto che ad un altro, per abitudine quasi sempre relativamente tollerate, ma spesso non ideali per il benessere del piede.

Le capacità recettoriali del piede sono pertanto pesantemente condizionate e profondamente alterate con ripercussioni negative sulla catena cinetica osteoarticolare e sulle capacità di coordinazione dell’equilibrio e della deambulazione;
pensate alla diversità di percezione che si prova nell’indossare una calzatura da uomo o da donna, una scarpa di uso comune o nuova, uno scarpone da sci o una scarpa sportiva, una scarpa a fondo in cuoio o in gomma, quella con i lacci o quella a mocassino, una scarpa estiva o quella invernale e altro ancora.
La comodità, la scioltezza del passo, la possibilità di stare a lungo in piedi e di camminare, la stanchezza e il dolore del piede e di altre articolazioni sono molto spesso in relazione alle calzature che indossiamo.

Considerazione a parte meritano le calzature femminili che fino a pochi anni fa erano sempre mal tollerate, quanto incongrue e irrazionali per tacco alto e punta stretta tanto da costringere e deformare irrimediabilmente il piede. 

Il piede oggetto di patologia diventa precocemente problematico perché meno tollerante e adattabile al terreno e alle calzature; le principali condizioni morbose che lo colpiscono sono: reumatiche (artrosi, artrite reumatoide, gotta), vasculopatiche (arteriopatia obliterante), neurologiche (emiplegia, paraplegia, sindromi canalicolari), diabetiche, dermatologiche, traumatiche, dismorfiche (piatto, cavo) e molte altre.

 

Problematiche Del Piede – Tipologie

 

Piede piatto

Distinto in quello dell’infanzia e dell’adulto è caratterizzato da aumento della superficie di appoggio plantare con deviazione all’esterno del calcagno e prominenza della parte interna del piede; va trattato con plantari personalizzati, calzature adeguate, ginnastica di rinforzo muscolare e prevenzione di ulteriori deformità, a volte intervento chirurgico di correzione delle parti molli e delle ossa.

Piede cavo

E’ caratterizzato da una marcata rappresentazione della volta plantare, carico localizzato sul retro e sull’avampiede, deformità delle dita; va trattato con plantari personalizzati che migliorano la distribuzione dei carichi e prevengono la formazione di fastidiose callosità plantari; in alcuni casi si rende necessario l’intervento chirurgico.

Alluce valgo

Deformità tipica del sesso femminile e quasi sempre in relazione all’uso protratto di calzature a tacco alto e punta stretta; il dito è deviato all’esterno e presenta protuberanza sul suo lato interno; diventa precocemente doloroso con intolleranza alle calzature; va curato con plantari specifici, calzature adeguate, ginnastica correttiva, tutore ed intervento chirurgico.

Alluce rigido

Prevale la limitazione funzionale o l’abolizione del movimento alla base dell’alluce con dolore e zoppia; è l’artrosi che danneggia l’articolazione dopo traumatismi o sollecitazioni che durano da tempo; l’intervento chirurgico migliora la sintomatologia.

Dito a martello

Il secondo dito è quello prevalentemente interessato, spesso associato all’alluce valgo e per uso di calzature incongrue; il blocco articolare in flessione della prima interfalangea, con relativa dolorosa callosità da contatto dorsale della calzatura, soni i tipici segni di questa deformità che va trattata con presidi podologici o con un intervento chirurgico.

Dita in griffe

La retrazione dei tendini flessori con l’insufficienza degli interossei o la iperflessione dei metatarsi sono la causa dell’aspetto ad artiglio delle dita; la deformità è all’inizio riducibile con manovre esterne e spesso è associata al piede cavo; il trattamento podologico riduci i fastidi, quello chirurgico risolve il problema.

Tilomi digitali

Sono spesso associati ad esuberanze ossee per artrosi interfalangica, notoriamente dolenti, spesso si complicano con infezioni; molto importante è la prevenzione; si curano con particolari presidi (spugne abrasive, ortesi e plantari antidecubito) o con intervento chirurgico.

Neuroma di Morton

Il dolore urente al terzo o quarto spazio metatarsale, la zoppia e l’inefficacia delle cure farmacologiche e infiltrative caratterizzano la dilatazione fusiforme del nervo intermetatarsale provocata spesso da calzature incongrue o traumi; il plantare personalizzato può dare ottimi risultati, l’intervento chirurgico risolve il problema.

Paranoichia

Il taglio non adeguato dell’unghia, le calzature e le condizioni igieniche non adeguate determinano la suppurazione apicale dei tessuti molli periungueali con vivo dolore, secrezione purulenta, flogosi, granulomi e intolleranza alle scarpe; le medicazioni e i trattamenti podologici risolvono quasi sempre il problema; raramente si arriva all’intervento chirurgico.

Attacco acuto di gotta

E’ un violentissimo dolore alla base dell’alluce, si manifesta con tumefazione rossa e calda e compare spontaneamente nelle ore notturne. Si può associare a brivido o febbre, intolleranza alle vibrazioni e alle lenzuola; è tra i dolori più forti e difficili da tollerare; è dovuta all’acido urico patologicamente aumentato nel sangue per eccessiva produzione o difetto di eliminazione.

Piede reumatoide

La malattia autoimmune provoca seri danni a tutte le articolazioni; le mani e i piedi sono particolarmente interessati con dolore e severa progressiva invalidità; il trattamento farmacologico e con plantari personalizzati va instaurato precocemente; l’intervento chirurgico può essere indicato in alcune particolari condizioni.

Verruche, Micosi

Condizioni queste di eziologia e di interesse dermatologico che si affrontano e risolvono con medicazioni, plantari e cure locali e sistemiche; le verruche “resistenti” si possono asportare con crioterapia o intervento chirurgico.

Metatarsalgie

Quasi sempre interessano il secondo o il terzo metatarso e vengono spesso provocate da insufficienza per alluce valgo, da caduta della volta metatarsale anteriore, da prevalenza della lunghezza di un metatarso o da angolazione patologica o costituzionale. La callosità dolorosa sulla parte anteriore della pianta del piede, la zoppia e l’intolleranza alle calzature caratterizzano significativamente la sintomatologia; a volte si verifica la lussazione metatarso falangea con disturbi ancora maggiori. Si ottengono ottimi risultati con i plantari personalizzati che migliorano i carichi dell’avampiede, sostengono la volta metatarsale e riducono il trauma deambulatorio sulla zona dolorosa; l’intervento chirurgico può essere indicato per risolvere il problema.

Fascite e speronite

La eccessiva tensione per piede cavo, la retrazione del tendine d’Achille e calzature non idonee mantengono una condizione di flogosi alla inserzione calcaneare della fascia plantare con insorgenza di dolore e di intolleranza al carico in regione calcaneare plantare. La calcificazione della inserzione fasciale al calcagno è apprezzabile radiograficamente con il tipico aspetto di sperone ad uncino; il trattamento con plantari personalizzati può dare ottimi risultati; le cure con onde d’urto, le infiltrazioni e le cure farmacologiche possono ridurre il dolore; del tutto occasionale l’intervento chirurgico.

Piede diabetico

Caratterizzato da lesioni cutanee plantari dovute alla carente sensibilità per danno ai nervi e alla circolazione provocati dal diabete; tali lesioni tendono all’automantenimento e al peggioramento con comparsa di infezione, ulcere profonde ed esposizione ossea; la cicatrizzazione è precaria; il trattamento elettivo è di tipo preventivo con controlli podologici ravvicinati di tutti i pazienti diabetici; i plantari personalizzati evitano l’instaurarsi del problema, risolvono le forme iniziali, riducono il peggioramento di quelle già esistenti; il paziente diabetico deve osservare scrupolose norme igieniche per il piede, evitarne traumi o attriti patologici e usare calzature specifiche. Le lesioni inveterate e gravi possono comportare necrosi ed amputazioni più o meno estese.

Sindrome del tunnel tarsale

Si manifesta con dolore, alterazioni sensitive e parestesie in regione mediale del medio piede, subito al disotto e davanti al malleolo mediale; è provocata da compressione del nervo tibiale posteriore e dei suoi rami cutanei sensitivi per perdita di elasticità del legamento lacinato o retinacolo dei flessori di contenimento del nervo e de tendini; le ortesi plantari possono migliorare i disturbi; l’intervento chirurgico è risolutivo.

Tendinopatia dell’Achillleo

Secondaria quasi sempre ad attività sportive e lavorative gravose e ripetitive per il tendine, condizionata da particolari situazioni anatomiche, si manifesta con dolore, tensione e limitazione funzionale; nel tempo si verifica degenerazione con esuberanze ossee e calcificazioni intratendinee; possibile la rottura sottocutanea del tendine anche per sollecitazioni non rilevanti; si cura con plantari personalizzati, fisioterapia, interventi chirurgici.